“Non solo bellezza per gli occhi e cuori che battono ad ogni giro di campo, ma anche tanta cura dei nostri cavalli”
Il Gusto di Vivere la Storia
A.D. 1371
Certo è che la Corsa all’Anello che si correva sin dal 1371 (gli statuti della città di Narni parlano di tale data), era ben lungi dall’attuale rifacimento moderno.
La gara che allora si svolgeva nella Platea Maior, attuale Piazza dei Priori, consisteva nell’infilare con la lancia un anello sospeso a una certa altezza e trattenuto da due fili del valore di 100 Soldi Cortonesi. L’abilità e la precisione dei cavalieri di un tempo si fondono con il tempismo e il colpo d’occhio dei cavalieri di oggi.
Nella moderna Corsa all’Anello i Terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria, scendono in campo ciascuno con tre cavalli e rispettivi cavalieri. Questi si affrontano su di un circuito elissoidale le cui misure sono le seguenti: lunghezza di ciascun rettilineo m 52; larghezza della corsia m 4; raggio di curvatura interna m 2o.
Due cavalieri alla volta si affrontano partendo da due stalli (collocati al centro del campo), come in una gara ad inseguimento, percorrono il tracciato per una volta e mezza. È concesso, ai cavalieri che si apprestano alla partenza, l’aiuto di due palafrenieri, ai quali è fatto assoluto divieto di incitare il cavallo. Tale infrazione sarà penalizzata con 15 punti.
Al centro dei due rettilinei sono posti due porta anelli, dai quali i cavalieri devono infilare con una lancia della lunghezza di m 2,60 un anello del diametro di cm 6. Naturalmente vince chi arrivando prima al terzo anello, tramite un congegno elettrico fa cadere l’anello all’altro cavaliere.
Per decretare il terziere vincitore saranno necessarie tre tornate; al termine della gara i tre cavalieri vincitori di ciascun gruppo di tornate, disputeranno una ulteriore gara per aggiudicarsi il titolo di “Miglior cavaliere in campo”.
Il percorso è delimitato da bandiere disposte lungo il tracciato, l’abbattimento di una di esse comporta 5 punti di penalità se colpita all’esterno e 15 se all’interno.
L’uscita dipista del cavallo ne comporta l’elimina-zione, come anche la perdita della lancia e la separazione tra cavallo e cavaliere per caduta. Il Terziere vincitore riceverà in premio l’anello d’argento.