“…proseguiamo
nella scoperta
delle arti e dei mestieri
del medioevo…”
L’organizzazione dei workshop, iniziata in occasione del Festival delle Arti del Medioevo e proseguita con Primo e Secondo Aevo, è il concretizzarsi di un’idea molto più ampia che vuole mettere Narni al centro del mondo delle ricostruzioni storiche, grazie all’Università del Medioevo Ricostruito che vede nei laboratori l’avvio di un importante progetto che proseguirà nel tempo.
CALENDARIO ED INFORMAZIONI
Partecipanti: Max 6 persone
Costo: 200,00€
Orario e luogo delle lezioni:
le lezioni si gerranno presso Palazzo Fraporta (locali attigui alla sartoria), ogni lezione avrà la durata di 3 ore dalle 20.00 alle 23.00 (nota: gli orari ed il numero dei partecipanti potranno variare in base alle esigenze ed alle richieste)
Materiale necessario:
strumento personale
Programma:
L’unico trattato musicale medievale a menzionare la Cornamusa la descrive così, in maniera frammentaria ed enigmatica, lasciando spazio ad allusioni sul carattere aggressivo dello strumento. L’iconografia e l’arte restituiscono invece un’immagine più nitida della Cornamusa, uno strumento molto diffuso fin dal XIII secolo in tutta Europa: dalle raffigurazioni ornate e raffinate dei cori angelici alle scene di danze e banchetti. Fra tutti gli strumenti la cornamusa sa collocarsi nell’immaginario dell’uomo e dell’artista medievale con grande potenza evocativa e diventa il simbolo ed il mezzo espressivo per restituire scenari bucolici ed agresti: i pastorelli delle Natività sono spesso raffigurati intenti nel suonare questo strumento. Il suono esplosivo e deciso dello strumento fa sì che possa essere considerato parte degli strumenti di “Alta Cappella”, ovvero quell’ensemble con pifferi e trombe dritte dai suoni “alti”, come descritto da Tinctoris, che allietarono la vita cortese del medioevo e del primo rinascimento. Il corso di Cornamusa sarà basato sullo studio della tecnica dello strumento, in base alle necessità e al livello degli studenti. Le danze monodiche del repertorio medievale europeo, dai saltarelli ai balli di Domenico da Piacenza, i conductus ed i brani processionali di musica spagnola, verranno affrontati durante il corso. Le lezioni saranno articolate tra momenti di pratica individuale per perfezionare il controllo dello strumento e di musica di insieme, cercando di sperimentare in gruppo tra eterofonia e forme di polifonia “rustica”.
Matteo Nardella di Bevagna (Pg), si avvicina alla musica frequentando la scuola di musica comunale e la Banda Città di Bevagna. Ha studiato clarinetto con Natalia Benedetti e presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia ha frequentato i corsi pre accademici con il professor Luca Saracca; contemporaneamente ha proseguito gli studi di musica medievale con Daniele Bernardini seguendo per diversi anni le masterclass di Alta Cappella e musica d’insieme del Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg” di Spello. Consegue la Laurea triennale ed il Master di specializzazione in Alta Cappella a Basilea alla Schola Cantorum Basiliensis con Ian Harrison, frequentando le classi di Crawford Young e Veronique Daniels; ha seguito le classi di perfezionamento di Marc Lewon, Baptiste Romain, Ken Zuckerman, Corina Marti e Katarina Livljanić. Suona bombarda, flauto doppio, flauto e tamburo, cornamuse, canto. Si esibisce in concerti di musica medievale e rinascimentale in Italia e all’estero. Fondatore dell’Ensemble MusiCanti Potestatis, collabora stabilmente con l’ensemble Aquila Altera, l’Ensemble Laus Veris e L’Ensemble Micrologus.
Matteo Nardella
CALENDARIO ED INFORMAZIONI
Persone: non è previsto un limite
Costo totale: 170,00€
Orario e luogo delle lezioni:
le lezioni saranno di 2 o 3 ore secondo il calendario sopra riportato, si terranno presso l’Auditorium Bortolotti oppure presso i locali del DigiPASS. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate in questa pagina.
Materiale necessario:
consigliato blocco per appunti e penna.
Programma:
13 OTTOBRE h 16.00 -18.00 : “Colori e cibi medievali” a cura di Sandra Ianni
Un viaggio tra i colori e i sapori della cucina medievale. I colori dei cibi rispecchiavano significati profondi e simbolici. Non a caso grande importanza era attribuita alla composizione delle pietanze e molto diffusa la denominazione delle salse in base al colore, come ad esempio: salsa verde, peverata negra o salsa biancha. I sapori si presentavano, invece, mescolati tra loro e grande rilievo era attribuito all’utilizzo delle spezie. Estremamente rilevante e curata la presentazione delle pietanze e l’esaltazione dell’artificio. Tuttavia non veniva mai ignorato l’indissolubile rapporto tra salute e alimentazione, come prescritto dalla medicina ippocratica. Al termine dell’incontro degustazione a tema.
16 NOVEMBRE h 16.00 -18.00 : “Odori medievali” a cura di Sandra Ianni
L’odore del Medioevo tra città e campagna. Un viaggio olfattivo dagli effluvi delle spezie a quelli dei cosmetici, dagli aromi delle pietanze ai miasmi dell’arte tintoria. Storie e curiosità sul mondo dei profumi e sull’arte profumiera moderna. Esperienze olfattive di acque aromatiche, unguenti e resine.
15 DICEMBRE h. 10.00 -12.00 : L’anima delle piante a cura di Sandra Ianni
Mitologia e simbologia delle piante. Cibo per il corpo e per l’anima. Aneddoti, curiosità e utilizzi delle erbe dall’antichità fino alla passione contemporanea per il foraging. Una riflessione sul recupero della cultura ancestrale e della lotta per preservare la biodiversità, le diversità culturali e per ripensare ad una diversa alimentazione recuperando quelle erbe selvatiche, che fino a qualche decennio fa erano disprezzate ed appellate negativamente come “erbacce”, per riappropriarci, al tempo stesso, di conoscenze dimenticate e del rapporto con la natura. Al termine aperitivo a tema
h.12.00 Festival del libro
Presentazione del libro di Sandra Ianni, VOCABOLARIO DEL CIBO. Storie e curiosità sulle pietanze che portiamo in tavola, YCP (MI) 2024
Il libro narra una selezione di cibi e di pietanze, posta in ordine alfabetico, corredata da storie, curiosità e aneddoti che richiamano suggestioni simboliche ma anche i profondi legami tra il cibo e i suoi risvolti politici, economici e sociali. Infatti, il cibo rimanda non solo ai profumi e ai sapori, ma anche ai viaggi, alle esplorazioni, ai pericoli e allo sfruttamento. In tal senso esso, già veicolo di affettività, si trasforma in un potente elemento catalizzatore, che mentre racconta la propria storia, rivela anche quella dell’umanità. Parlare di cibo e raccontarne l’essenza, ne favorisce la conoscenza e arricchisce la conversazione con i nostri commensali, contribuendo a stuzzicare l’appetito e a lasciarsi rapire dalla magia di un viaggio virtuale che attraversa le epoche.
h.15.30 Festival del libro
Presentazione del libro di Paola Beria: “La Salute della Donna con la gemmoterapia e rimedi naturali nella vita di tutti i giorni e in gravidanza” 2024 Orbis Edizioni
11 GENNAIO h 16.00-18.00 : A tavola con le streghe a cura di Sandra Ianni
La storia delle streghe vede intrecciarsi rituali magici e religiosi con pratiche mediche e gastronomiche. Ecco l’occasione per approfondire l’uso in cucina delle erbe legate alle streghe: dal prezzemolo alla ruta, dalla malva alla santoreggia montana. Curiosità, ricette e degustazioni a tema. Non mancheranno un filtro d’amore, una pozione magica e un amaro stregato.
18 GENNAIO h 11.00 -13.00 / 15.00-18.00 : Piante del giardino medievale che curano a cura di Marco Sarandrea
Il Medioevo segna un’epoca di grande fioritura degli ordini monastici e in ogni monastero, o convento, era presente il cosiddetto orto dei semplici. Un luogo in cui si coltivavano le erbe e le piante medicinali di cui scopriremo caratteristiche ed utilizzi in un incontro intensivo con Marco Sarandrea. Dall’achillea alla bardana, dal cardo mariano alla melissa, dal tarassaco alla malva, oggi come allora tanti suggerimenti per utilizzarli.
Sociologa, sommelier, esperta in cultura dell'alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche. Formatrice per Slow Food e Epulae - Accademia Internazionale Enogastronomica. Collabora alla redazione di guide e riviste di settore. Come esperta di gastronomia storica contribuisce all'organizzazione di eventi e rievocazioni storiche. Ha pubblicato saggi sulla gastronomia rinascimentale, sui fiori eduli, sull'ippocrasso e curiosità sul cibo. Dal 2018 gestisce il blogger www.sandraianni.it
Sandra Ianni
Laureata in chimica e diploma in Naturopatia svolge l'attività di docente di fitoterapia, gemmoterapia, oli essenziali, oligoelementi, fiori di Bach, auricoloterapia, medicina tradizionale cinese e cosmetica naturale presso master universitari, corsi di formazione professionale e di specializzazione. Autrice di numerosi articoli pubblicati da periodici del settore fitoterapico nonché dei saggi: “La Salute del Bambino con la gemmoterapia e altri rimedi fitoterapici”, “Bambini e piante medicinali. Manuale per proteggere la salute dei piccoli con gemmoterapia, fitoterapia e oli essenziali” e “La Salute della Donna con la gemmoterapia e rimedi naturali nella vita di tutti i giorni e in gravidanza”.
Paola Beria
CALENDARIO ED INFORMAZIONI
Partecipanti: max 40 persone
Costo: 200,00€
Orario e luogo delle lezioni:
le lezioni si terranno presso i locali del DigiPass (ex refettorio) dalle 21:00 alle 23:00
Materiale necessario:
carta e penna
Programma:
Laboratorio di paleografia latina e metodologia della ricerca storica
Il laboratorio intende fornire primi elementi per decifrare le scritture medievali e incoraggiare l’applicazione di un metodo di ricerca che attraverso il reperimento e l’analisi delle fonti conferisca attendibilità scientifica alle ricostruzioni storiche.
L’epoca di riferimento è la tarda età comunale (secoli XIII-XV), per la quale anche negli archivi locali si fanno più ricche e articolate le testimonianze dello sviluppo della civiltà urbana. Gli aspetti maggiormente approfonditi sono quelli attinenti alla storia sociale, economica e religiosa.
Paolo Pellegrini, laureato in Scienze politiche-indirizzo storico e diplomato in Archivistica, paleografia e diplomatica, è dottore di ricerca in Società, politica e culture dal tardo medioevo all’età contemporanea. Socio della Deputazione di storia patria per l’Umbria e vicepresidente del Centro di studi storici di Narni, è autore di articoli e saggi apparsi in volumi collettanei e in riviste di storia sia italiane che straniere. Ha collaborato con il Dizionario biografico degli Italiani.
Paolo Pellegrini
CALENDARIO ED INFORMAZIONI
Partecipanti: max 60 persone
Costo: 50,00€ a lezione
Orario e luogo delle lezioni:
le lezioni si terranno presso i locali del DigiPass (ex refettorio) con il seguente orario
09.30 – 13.00 prima parte
12.00 – 14.00 pausa
14.00 – 18.00 seconda parte
Materiale necessario (da provvedere autonomamente per accedere al workshop): fili da imbastire, forbici, righe, squadre, metro, gessetti, matite, ecc… Chi vuole ed ha la possibilità di provvederlo, è consigliato anche tessuto di lana e tessuto di lino per tagliare un abito da uomo.
Programma:
Dopo aver esplorato i copricapi, cercheremo di vedere le varie forme dell’abbigliamento maschile, in particolare quello “di rispetto”, ovvero dei notabili, degli anziani, degli uomini di medio/alto censo.
Spesso, infatti, la tentazione di noi moderni è di esasperare l’aspetto ornamentale e la scelta di tessuti che ci sembrano imponenti o sufficientemente ‘rustici’ per essere ‘medievali’. La realtà storica è molto più sfumata, intrigante e accattivante.
Scopriremo come la bellezza e l’eleganza di questi capi non sta
tanto nelle ‘decorazioni’ quanto nella scelta dei tessuti e soprattutto nel taglio, nei volumi e nei dettagli delle rifiniture. Cercheremo anche di identificare ruoli e caratteristiche attraverso lo studio delle immagini e, nella parte pratica, lavoreremo sullo studio delle forme per carpire i ‘segreti’ di ciascun abito.
Sara Paci Piccolo è docente di Storia della Moda e dell’Abito, per il Polimoda di Firenze e il Fashion Institute of Technology di New York, ma collabora anche con altri Istituti di formazione superiore per l’insegnamento di Storia dell’Arte, Sociologia e Antropologia Culturale, Tecniche sartoriali e Sartoria Storica. I suoi interessi di studio vertono principalmente attorno all’interazione tra corpo e società attraverso i secoli. È consulente (Public Historian) per molte associazioni storico-artistiche in occasione di eventi come Palii e manifestazioni cittadine ad ambientazione storica, in particolare nel campo dell’abbigliamento storico in tutte le sue espressioni - dal contesto storico-artistico-sociale, alle problematiche della costruzione sartoriale. Tra le sue pubblicazioni più recenti: 2023, Medioevo sulla testa, Copricapo e acconciature maschili e femminili fra Trecento e Cinquecento, Penne e Papiri, Tuscania; 2023, Gli abiti di Ferrante Ferrandino and Isabella d’Aragona – Le Fogge, e Realizzazione di un’ipotesi sartoriale per l’abito di Isabella d’Aragona, in Le Trame degli Aragonesi, a cura di B. Balbo, Quasar, Roma, pp.105-111, 112-116; 2022, “Studio, progetto e realizzazione di manto, veste e cappuccio di Francesco di Marco Datini”, in “Un panno medievale dell’azienda pratese di Francesco Datini, Studio e Ricostruzione Sperimentale”, a cura di Daniela Degli Innocenti e Giampiero Nigro, Museo del Tessuto, Prato; 2021, Rievocare, Nei panni della Storia, Il mondo dei ri-costruttori: istruzioni per l’uso, a cura di Sara Paci Piccolo, Francesca Baldassari, Marta Cadonici, Federico Marangoni, EFG, Gubbio; 2019, “Le Virtù della Vanità – Il Trecento”, Gilda Historiae, Sarzana.
Sara Paci Piccolo
CALENDARIO ED INFORMAZIONI
Partecipanti: aperto a tutti
Costo: gratuito per i soli residenti nel comune di Narni; 200,00€ per i non residenti.
Orario e luogo delle lezioni:
le lezioni si terranno presso la sala del DigiPass (ex refettorio) dalle 17.00 alle 19.00
Materiale necessario:
nessuno
Programma:
Il WorkShop sarà diviso in due parti:
• una parte teorica, in cui si affronterà la figura dell’attore. Ci concentreremo sul verso e la metrica, sull’importanza dello spazio, sul corpo come “foglio Bianco”, sulla voce (l’importanza della maschera e la respirazione), sulla fantasia (il “gioco del far Finta”) per arrivare, infine alla recitazione, e più propriamente a quella di piazza, all’importanza della contestualizzazione, per concludere con la recitazione tipica della Commedia dell’Arte.
• una parte pratica in cui ci concentreremo sul testo “de AERE” per la realizzazione dello spettacolo finale, che vedrà coinvolti insieme tutti i laboratori attivati dalla Corsa all’Anello.
Andrea Mengaroni, da 25 anni giullare Silvestro, attore e regista, insegnante di teatro (dal 2009 per i bambini e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado e dal 2015 insegnante di teatro presso l’UNITRE di Narni) si è formato teatralmente alla scuola di Gastone Moschin. Fondamentali nel suo percorso artistico gli insegnamenti di Beppe Chierici, Giovanni Pampiglione, Corrado Sorbara, Mico Cundari e Marzia Ubaldi, oltre alle collaborazioni con Augusto Zucchi e Rosario Galli. Dopo aver fatto parte per diversi anni della compagnia teatrale di Perugia “Occhi sul Mondo” si dedica al teatro di piazza, esibendosi in Italia e all’estero, sia nella duplice veste di “Giullare Silvestro” o “Fra Ginepro de Lavigna…peregrino a campostela”, con pantomime, monologhi in versi e improvvisazioni, sia portando in scena dei veri e propri spettacoli alla maniera dei giullari bassomedievali, scritti diretti e interpretati, tra gli altri: “Versi d’Amori Diversi”, “Giullare Silvestro e Carlo Magno”, “Io, Francesco e Giotto”, “giullare Silvestro e Leo da Vinci”, “giullare Silvestro e le avventure di Cinta”. Nel 2021 in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante ha diretto e interpretato il filmato “Dante700 – Inferno” (youTube), il video realizzato in collaborazione con la Corsa all’anello di Narni, con ODLI Miami - USA (Organizzazione Diffusione Lingua Italiana) e il Consolato d’Italia a Miami, è stato diffuso nelle scuole e nelle università della circoscrizione consolare di Miami in cui si insegna italiano, affinché possa essere utilizzato a scopo didattico e possa valorizzare la ricca e multiforme cultura italiana. Ultimo lavoro messo in scena, frutto del laboratorio teatrale “il giullare dall’Insipiens all’Arlecchino”, alla maniera dei giullari è lo spettacolo “Pro Tutelanda Salus”.
Andrea Mengaroni
CALENDARIO ED INFORMAZIONI
Partecipanti: aperto a tutti
Costo: gratuito per i soli residenti nel comune di Narni; 200,00€ per i non residenti.
Orario e luogo delle lezioni:
le lezioni si terranno presso la sala del DigiPass (ex refettorio) dalle 17.00 alle 18.30
Materiale necessario:
nessuno
Programma:
Il WorkShop sarà diviso in due parti:
• una parte teorica, in cui si affronterà la figura dell’attore. Ci soffermeremo sull’importanza dello spazio, sul corpo come “foglio Bianco”, sull’equilibrio, sull’ascolto, sulla voce (l’importanza della maschera e la respirazione), sulla fantasia (il “gioco del far Finta”) per arrivare, infine alla recitazione, e più propriamente a quella di piazza e all’importanza della contestualizzazione.
• una parte pratica in cui ci concentreremo sul testo “il Grifo Re dell’aria” e si faranno le prove per la realizzazione dello spettacolo finale.
Andrea Mengaroni, da 25 anni giullare Silvestro, attore e regista, insegnante di teatro (dal 2009 per i bambini e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado e dal 2015 insegnante di teatro presso l’UNITRE di Narni) si è formato teatralmente alla scuola di Gastone Moschin. Fondamentali nel suo percorso artistico gli insegnamenti di Beppe Chierici, Giovanni Pampiglione, Corrado Sorbara, Mico Cundari e Marzia Ubaldi, oltre alle collaborazioni con Augusto Zucchi e Rosario Galli. Dopo aver fatto parte per diversi anni della compagnia teatrale di Perugia “Occhi sul Mondo” si dedica al teatro di piazza, esibendosi in Italia e all’estero, sia nella duplice veste di “Giullare Silvestro” o “Fra Ginepro de Lavigna…peregrino a campostela”, con pantomime, monologhi in versi e improvvisazioni, sia portando in scena dei veri e propri spettacoli alla maniera dei giullari bassomedievali, scritti diretti e interpretati, tra gli altri: “Versi d’Amori Diversi”, “Giullare Silvestro e Carlo Magno”, “Io, Francesco e Giotto”, “giullare Silvestro e Leo da Vinci”, “giullare Silvestro e le avventure di Cinta”. Nel 2021 in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante ha diretto e interpretato il filmato “Dante700 – Inferno” (youTube), il video realizzato in collaborazione con la Corsa all’anello di Narni, con ODLI Miami - USA (Organizzazione Diffusione Lingua Italiana) e il Consolato d’Italia a Miami, è stato diffuso nelle scuole e nelle università della circoscrizione consolare di Miami in cui si insegna italiano, affinché possa essere utilizzato a scopo didattico e possa valorizzare la ricca e multiforme cultura italiana. Ultimo lavoro messo in scena, frutto del laboratorio teatrale “il giullare dall’Insipiens all’Arlecchino”, alla maniera dei giullari è lo spettacolo “Pro Tutelanda Salus”.
Andrea Mengaroni